Complesso di inferiorità

Che cos’è il complesso di inferiorità

Tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato sensazioni di inadeguatezza e di inferiorità. Fanno parte del nostro vissuto quotidiano e influenzano in maniera più o meno incisiva la nostra vita e le nostre giornate.
L’uomo sin dalla nascita si confronta con questi vissuti, essendo, da neonato, assolutamente privo di strumenti per affrontare autonomamente il mondo. Queste sensazioni non vengono mai del tutto superate, ma attraverso il contributo favorevole dell’ambiente che lo circonda e i collaudi dell’esperienza, l’essere umano si confronta sempre di più con le proprie capacita e possibilità strutturando in sé stessa nuove consapevolezze. Consapevolezze che gli permettono di superare il naturale senso di inferiorità infantile e di affrontare le sfide della vita, via via con maggiore sicurezza. In modo tale per cui anche se permangono dubbi e preoccupazioni questi non siano mai troppo incisivi e non compromettano la capacità di valutare in modo obiettivo le situazioni che si devono affrontare.

Tuttavia può capitare che questo percorso verso la strutturazione di una solida autostima non vada sempre nel verso giusto. Si verifica allora una situazione per cui in ogni situazione viene vissuta come impossibile da affrontare e difficile da superare.
Alferd Adler fu il primo a definire questo insieme di emozioni e pensieri come sentimento o complesso di inferiorità. Il sentimento di inferiorità è una sensazione naturale e ragionevole più o meno marcata presene in ogni individuo. Il complesso di inferiorità si verifica quando le sensazioni naturali si amplificano a dismisura e diventano eccessive o tali da non permettere all’individuo di muoversi nel mondo con efficacia.

Le persone che si trovano a sperimentare questa situazione sono spesso bloccate e inerti, troppo spaventate per poter anche solo pensare di fare qualcosa. Spesso si trovano in balia delle proprie paure e delle proprie ansie. Credono di non essere in grado di affrontare i compiti della vita e di non avere le risorse necessarie per poter superare con successo le difficoltà.
Stiamo parlando di persone assolutamente in grado di fare quello che stanno facendo o che potrebbero fare ma che non sanno di poterlo fare. Sono spaventate e preoccupate di non essere all’altezza del compito quando invece avrebbero tutte le risorse per farlo.

Per cercare di superare queste sensazioni di inadeguatezza le persone possono scegliere percorsi diversi. Possono cercare di compensare le loro insicurezze cercando di creare una immagine opposta, di grande sicurezza di sè, al limite della prepotenza. Una figura però estremamente fragile quando trova serie difficoltà o chi gli si oppone efficacemente. Oppure possono cercare di evitare le situazioni in cui si sentono inadeguati, che però, questo evitamento si può rivelare come estremamente limitante e penalizzante per la vita del paziente. La loro quotidianità diventa una complicata corsa ad ostacoli ela loro vita piena di (inutili) frustrazioni.
La psicoterapia può cercare di di strutturare al meglio le loro risorse, in modo da avere un rapporto più efficace e soddisfacente con la realtà.

Bibliografia:
Alfred Adler, Prassi e Teoria della Psicologia Individuale, Astrolabio
Alfred Adler, il Senso della Vita, Newton Compton.
Parenti F. :Alfred Adler. L’uomo, il pensiero, l’eredità culturale, Laterza, Bari, 1987

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dott. Enrico Piccinini

psicoterapeuta

Ricevo presso i miei studi di:

Modena
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Reggio Emilia
Via Emilia san Pietro 1